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.Non si fanno mai vedere, non devono essere facilmenterintracciabili perché possono essere ricattati, messi sotto pressione, rapinati.Emergono dalla stradad'improvviso, arrivando alle stesse case seguendo percorsi sempre diversi.Il sottomarino cura gli stipendidei livelli più bassi del clan.I dirigenti invece chiedono la somma di cui hanno bisogno di volta in volta etrattano direttamente con i cassieri.I sottomarini non sono parte del Sistema, non vengono affiliati;potrebbero, gestendo i salari, sfruttare questo ruolo fondamentale e aspirare a crescere nel clan.Sonoquasi sempre pensionati, ragionieri di negozio, vecchi contabili di bottega, che lavorando per i clanincassano un altro stipendio arrotondando la pensione e soprattutto riuscendo a uscire di casa senzamarcire davanti alla televisione.Bussano il 28 di ogni mese, poggiano le loro buste di plastica sui tavoli epoi dall'interno della giacca, da una tasca gonfissima, cacciano una busta di carta con sopra scritto ilcognome dell'affiliato morto o in galera e la danno alla moglie, o se non c'è al figlio più grande.Quasisempre assieme alla mesata portano anche un po' di spesa.Prosciutto, frutta, pasta, uova, un po' di pane.Salgono le scale strusciando le buste vicino alle pareti.Quello struscio continuo, i piedi pesanti, quello è ilcampanello del sottomarino.Sono sempre carichi come asini, comprano la spesa nelle stesse salumerie edai medesimi fruttivendoli, fanno un unico carico che poi portano a tutte le famiglie.Si comprende quantemogli di carcerati o vedove di camorristi vivono in una strada da come il sottomarino è carico.Don Ciro è stato l'unico sottomarino che sono riuscito a conoscere.È del centro storico, ha curato glistipendi di clan ormai allo sbando ma che lentamente, in questa nuova fase fertile, stanno cercando diGenerated by ABC Amber LIT Converter, http://www.processtext.com/abclit.htmlriorganizzarsi e non soltanto di sopravvivere.I clan dei Quartieri Spagnoli e per alcuni anni anche quelli diForcella.Ora lavorava saltuariamente per il clan del quartiere Sanità.Don Ciro era talmente capace ditrovare nel dedalo dei vicoli napoletani case, bassi, seminterrati, palazzi senza numero civico, casericavate negli angoli dei pianerottoli, che a volte i postini, che si perdevano continuamente, gli affidavanola posta da portare ai suoi clienti.Don Ciro aveva le scarpe sfondate, nel senso che l'alluce gli faceva unbozzo, come un bubbone, in punta e le suole erano consumate sul tallone.Quelle scarpe erano davverol'emblema del sottomarino e simboli autentici dei chilometri macinati a piedi per vicoli e salite, di percorsiresi più lunghi nelle strade del corpo di Napoli, assaliti dalla paranoia di inseguimento o rapine.Don Ciroindossava pantaloni maltrattati, sembravano puliti ma non stirati.Non aveva più moglie e la sua nuovacompagna moldava era troppo giovane per occuparsi davvero di lui.Pauroso sin nel midollo, guardavasempre per terra anche quando mi parlava, aveva i baffi gialli, laccati dalla nicotina così come l'indice e ilmedio della mano destra.I sottomarini danno la mesata anche agli uomini delle donne finite dentro.Èumiliante per loro ricevere la mesata della moglie carcerata, così in genere i sottomarini per evitare fintirimproveri, urla sui pianerottoli, plateali cacciate di casa fatte però senza dimenticare mai di prendereprima la busta coi soldi, per evitare tutto questo, vanno in casa delle madri delle affiliate, e recapitano aloro il mensile da girare alla famiglia della detenuta.I sottomarini ascoltano ogni tipo di lamentela dallemogli degli affiliati.Lamentele sull'aumento delle bollette, del fitto, sui figli che si fanno bocciare o chevogliono andare all'università.Ascoltano ogni richiesta, ogni inciucio sulle mogli degli altri affiliati chehanno più soldi perché i mariti più furbi sono riusciti a crescere di grado all'interno dei clan.Mentreparlano, il sottomarino ripete continuamente "lo so, lo so, lo so".Come per far sfogare meglio le signore,a fine discorso pronuncia soltanto due tipi di risposte: "Non dipende da me" oppure "Io porto solo i soldi:chi decide non sono io".Le mogli sanno bene che i sottomarini non decidono nulla, ma sperano cheriempiendoli di lamentele prima o poi qualcosa dalla bocca del sottomarino uscirà dinanzi a qualchecapozona, e forse si decideranno ad aumentare i salari e a concedere maggiori favori.Don Ciro eratalmente abituato a dire "lo so lo so", che ogni qual voltasi parlava con lui, su qualsiasi argomento lui cantilenava "lo so, lo so, lo so".Aveva portato le mesate acentinaia di donne di camorra, avrebbe potuto tracciare memorie precise di generazioni di donne, dimogli e fidanzate e anche di uomini soli
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